Propaganda sui parcheggi in stazione

di Elio Talarico

Le elezioni si avvicinano e, come accade di solito, assistiamo al classico fenomeno della propaganda elettorale. E’ un fenomeno diffuso e spalmato su entrambi gli schieramenti. Ovviamente viene meglio a chi attualmente amministra perchè  “può” risultare più credibile. E’ la volta dei parcheggi a pagamento alla stazione. Ora non tutti sanno che la “sperimentazione” dei parcheggi a pagamento alla stazione fs sarebbe già dovuta partire. Non è ancora partita perchè le elezioni sono alle porte e, siccome, il provvedimento metterebbe sul piede di guerra i pendolari, meglio tenerseli buoni, anzi gli propongono il parcheggio per i lissonesi in perfetto stile leghista (come il posto sulla metro ai milanesi sbandierato dall’on. Salvini).
Il Partito Democratico di Lissone aveva già espresso la propria contrarietà ai parcheggi a pagamento in stazione, perchè danneggerebbe ulteriore una categoria, quella dei pendolari, già particolarmente penalizzata dalla bassa qualità del servizio ferroviario. 
Ma ciò che fa di Lissone un paese poco normale sono le modalità con cui questa amministrazione gestisce la cosa pubblica. In un paese normale chi amministra propone ciò che intende fare in relazione a qualsiasi provvedimento, poi ne dà comunicazione nelle sedi istituzionali competenti, ne discute con l’opposizione, anche in modo vivace, poi sceglie democraticamente cosa fare.
In questo caso non si sa nulla, si pensa di aprire lo scalo merci? In cambio di cosa? Sarà un parcheggio a tariffa agevolata o gratuito per i lissonesi e gli altri? A me sembra che dietro queste “misterioso” modo di procedere ci sia una grande inadeguatezza e molta improvvisazione. E come dice qualcuno: meglio cambiare, neh!

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